IL CASO JEKYLL

LUNEDÌ 6 GENNAIO 2025 - TEATRO MARIA CANIGLIA - SULMONA

03

Settembre

tratto da Robert Louis Stevenson


adattamento

Carla Cavalluzzi e Sergio Rubini


Regia

Sergio Rubini


con

Sergio Rubini e Daniele Russo


e con

Geno Diana, Roberto Salemi, Angelo Zampieri, Alessia Santalucia


Scene

Gregorio Botta


scenografa assistente

Lucia Imperato


costumi

Chiara Aversano


disegno luci

Salvatore Palladino


progetto sonoro

Alessio Foglia


Produzione

Fondazione Teatro Di Napoli – Teatro Bellini, MARCHE TEATRO, Teatro Stabile di Bolzano

QUANDO

LUNEDÌ 6 GENNAIO 2025 - ore 18.00

DOVE

TEATRO MARIA CANIGLIA - SULMONA

Ne Il caso Jekyll Henry Jekyll è uno stimato studioso della mente vissuto tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, proprio nello stesso periodo in cui nasce e si sviluppa la psicanalisi. Dopo un’affannosa e solitaria ricerca sui disturbi psichici dei propri pazienti, il grande luminare è approdato all’individuazione delle cause della malattia mentale: all’origine di quei disturbi vi è il conflitto tra l’Io e la sua parte oscura, la sua Ombra, quella battezzata in quegli anni con il nome di Inconscio.

Secondo gli approdi scientifici del dottor Jekyll, l’Io anziché reprimere questa parte, che se troppo compressa potrebbe emergere in tutta la sua violenza fino a sfociare talvolta nella follia, deve imparare a riconoscerla e a stabilire con essa un rapporto, un dialogo costruttivo. L’Ombra, infatti, non è costituita solo da istinti e desideri inconfessabili, ma è anche e soprattutto fonte di creatività e di piacere, oltre a rappresentarci per ciò che siamo veramente, nel profondo. Il dottor Jekyll decide così di sperimentare su se stesso le sue teorie tirando fuori dalla caverna del conscio ciò che è a lui stesso nascosto, a cui dà il nome di Edward Hyde. Ciò che il dottore non mette in conto è che una volta liberato quel suo famigliare oscuro, questi, anziché soggiacere alle regole del dialogo impostate dalla sua parte razionale, inizia progressivamente a vivere di vita propria dando libero sfogo alle sue inclinazioni più malvagie e violente fino a prendere il sopravvento. A cadere vittima di Edward Hyde, oltre a tutte le figure chiave della vita del medico, sarà Jekyll stesso, che al culmine degli orrori collezionati dal suo doppio malvagio, sarà messo di fronte all’amara scelta se continuare a tenere in vita Edward Hyde o “disinnescarlo” anche a costo di ucciderlo.