L’ISPETTORE GENERALE

DOMENICA 9 FEBBRAIO 2025 - TEATRO MARIA CANIGLIA - SULMONA

03

Settembre

Di Nikolaj Gogol


Adattamento e regia

Leo Muscato


con

Rocco Papaleo

e con (o.a.) Elena Aimone, Giulio Baraldi, Letizia Bravi, Marco Brinzi, Michele Cipriani, Salvatore Cutrì, Marta Dalla Via, Marco Gobetti, Daniele Marmi, Michele Schiano di Cola, Marco Vergani


musiche originali

Andrea Chenna


scene

Andrea Belli


costumi

Margherita Baldoni


luci

Alessandro Verazzi


Produzione

Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale e TSV – Teatro Nazionale

QUANDO

DOMENICA 9 FEBBRAIO 2025 - ore 18.00

DOVE

TEATRO MARIA CANIGLIA - SULMONA

Rocco Papaleo è protagonista de L’ispettore generale di Nikolaj Gogol, uno dei più grandi capolavori della drammaturgia russa. Scritta quasi duecento anni fa, ma tragicamente più attuale di quanto si possa immaginare, rivive oggi grazie alla regia di Leo Muscato.

Russia, 1836: per controllare la vita e l’operato dei suoi sudditi, lo zar Nicola I istituisce un nuovo organo di Stato chiamato Terza Sezione. È una sorta di inquisizione che persegue e ostacola tutti i liberi pensatori, fra cui Dostoevskij, Puškin e Gogol stesso. In breve tempo questo sistema scatena un processo di burocratizzazione della macchina amministrativa ed aumenta esponenzialmente il livello di corruzione fra i funzionari statali.

L’ispettore generale è una commedia satirica estremamente divertente che si prende gioco delle piccolezze morali di chi detiene un potere e si ritiene intoccabile.

La trama, molto lineare, si basa su un equivoco: Chlestakov è un frivolo viaggiatore di passaggio in un remoto paesino che viene scambiato per un alto funzionario dello Stato spedito dallo zar ad indagare sulla condotta dei funzionari cittadini. Il malinteso scatena conseguenze nefaste per i “notabili” del piccolo villaggio – primo tra tutti per il Podestà interpretato da Rocco Papaleo – che si troveranno a vivere il giorno più lungo e tragico della propria esistenza, col timore di venire smascherati.

L’ispettore generale conduce in un mondo in cui l’ingiustizia e il sopruso dominano l’esistenza. Ma non è l’uomo a essere malvagio; è la società che lo rende corrotto e corruttore, approfittatore, sfruttatore, imbroglione.